Giornate di studio

Il prossimo convegno di studio si terrà nella primavera 2022.
Gli aggiornamenti saranno pubblicati su questa pagina.

26 settembre 2020 - Giornata di studio a cura di Piero Mioli, dedicata alla figura del grande compositore Ludwig van Beethoven, in occasione del 250° anniversario della nascita. Partecipano: Sandro Cappelletto, Massimo Marino, Federico Fornoni, Anelide Nascimbene, Marco Targa, Giuseppe Rausa, Mariateresa Dellaborra, Marco Brighenti, Gabriele Mendolicchio e Marco Montaguti.


Attorno a Beethoven

Attorno sul serio, stavolta. Capita spesso, nei convegni musicologici e nei volumi d'atti che ne derivano, che un autore venga trattato al centro della sua epoca e quindi contornato da altri autori più o meno contemporanei. Il panorama che ne sorte è certo interessante, ma tende spesso a considerare i nomi e i fenomeni in maniera pressoché parallela, poco tangente e quindi poco significativa. A parte il fatto che Beethoven (1770-1827), il celebrando di questo 2020 nel 250° della nascita, è vissuto nel massimo splendore del Classicismo viennese e ha già meritato, in questo senso, una trattazione larghissima e profondissima, il progetto formulato dalla R. Accademia Filarmonica di Bologna è un altro, tale da intendere la preposizione "attorno" in modo più lungo che largo, più alto che profondo. In sostanza, anche sul principio della grande ricchezza della bibliografia beethoveniana e del suo inarrestabile arricchimento, s'è pensato di individuare qualche titolo, argomento, forma, qualche aspetto più o meno musicale che abbia trovato una presenza, una soluzione, un'affermazione rilevante in Beethoven ma anche in autori precedenti e seguenti, a volte con chiaro riferimento a lui ma a volte, anzi più spesso, in tempi lontani e anche lontani. Ecco dunque aggettivi come eroico e patetico, personaggi come Egmont e Coriolano, forme come la bagatella e il settimino, fenomeni come la caccia, la tempesta, la battaglia o anche la modalità e la tonalità: sono come i soggetti di grandi fughe, che da Beethoven si dipartano per passare a controsoggetti, riprese, modulazioni, parti libere ma sempre in rapporto con il centro. Scontati i sublimi casi beethoveniani, come dimenticare infatti la Chasse dell'Ars Nova, la Guerre di Jannequin, il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, la Leonoradi Mayr e Paër, la Prima in do min. e l'Eroica di Brahms, la Tempesta e la Patetica di Čajkovskij, il Settimino di Stravinskij? Ecco il tema del convegno, degno, è sembrato, di una autentica storia e storiografia musicale. Né mancherà la "scuola" di Beethoven, all'appello rispondendo un nome sempre pronunciato ma assai poco studiato come quello di Carl Czerny. E così la RAF ha già materia per il XV numero della sua Libreria Filarmonica.

5 ottobre 2019 - Giornata di studi a cura di Piero Mioli. Correndo il 150° anniversario della scomparsa di Hector Berlioz (1803-1869), l'Accademia ha pensato di impostare la sua annua giornata di studio su questa figura d'artista in fondo ancora poco popolare in Italia, in particolare su due versanti della sua opera che coinvolgono la penisola oggi come ieri: da un lato il diverso rapporto del maestro con la cronaca, la cultura, la musicalità italiana fra Roma, la Scala, Paganini, i colleghi (anche a teatro, anche a Bologna); dall'altro la fortuna di un'opera e di un suo personaggio-mito speciale, Les Troyens ed Enea tra libretti, musicisti, opere, cantate, tenori, musici fino alla pittura, arte sorella della musica come la poesia.

Partecipano i relatori Olga Visentini, Danilo Prefumo, Giancarlo Landini, Laura Cosso, Nicola Pirrone, Maurizio Modugno, Maurizio Biondi, Sara Dieci, Guglielmo Pianigiani, Jadranka Bentini, Alessandro Nava.

Sabato 6 ottobre 2018 - Giornata di studi “Stabat Mater” e Rossini: prima e dopo a cura di Piero Mioli. Nell'anno che ricorda Rossini al 150° dalla morte (un Rossini, si sa, lungamente vissuto a Bologna), l'Accademia Filarmonica prende spunto dalla prima esecuzione italiana del suo Stabat Mater (Bologna, 1842) per allargare il discorso sul venerabile testo medievale e la sua straordinaria fortuna musicale d'ambito sia liturgico che concertistico. L'argomento, poco presente nella bibliografia generale, permette una panoramica storico-geografica che senza dubbio è molto in linea con la cultura internazionale e per così dire intertemporale della Filarmonica. Le dieci relazioni della giornata spaziano dunque dal Tre al Novecento, dai maestri fiamminghi a quelli napoletani, dall'Ovest all'Est dell'Europa, attorno a un Rossini assai più problematico di quanto si sappia. I relatori: Angelo Rusconi, Pietro Ceccarelli, Antonio Caroccia, Andrea Parisini, Giuseppe Rossi, Reto Müller, Olga Visentini, Giuseppe Martini, Chiara Sirk, Antonio Castronuovo.

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